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Pubblicato: 14 febbraio 2013 in Uncategorized

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Tecnologia Nano Full Led di LG

Pubblicato: 27 Maggio 2012 in Uncategorized

Foto Francesco Rodia

Francesco, Direttore PDV.

Tecnologia NANO FULL LED – LG:

grazie al sapiente utilizzo delle nanotecnologie, i 2300 LED sono integrati in un unico strato (“film”) con il vantaggio che lo spessore del TV è molto più sottile e la luce si diffonde attraverso lo schermo in modo ancora più uniforme ed efficace, per immagini più chiare, nitide e definite.

Un pannello anti riflesso collocato sullo schermo del televisore, inoltre, minimizza l’effetto di rifrazione da fonti di luce esterne – compresa quella solare – mantenendo cristallina l’immagine in ogni condizione ambientale. Infine, la funzionalità Local Dimming consente di controllare l’accensione e lo spegnimento di micro aree di LED, garantendo neri perfetti ed il massimo della brillantezza in ogni singolo istante. Grazie alla funzione TruMotion 400 Hz, lo schermo è in grado di riprodurre fino a 400 frame al secondo, le sequenze video di azioni in movimento non hanno più alcuna sbavatura, con la conseguente eliminazione del fastidioso effetto scia.

Inoltre, con gli occhialini ‘no stress’ di seconda generazione, economici, leggeri, privi di batteria e di emissioni elettromagnetiche, rispetto al passato la visione tridimensionale è finalmente confortevole e perfetta da ogni angolazione per una esperienza 3D davvero unica.

La funzione di conversione da 2D a 3D, infine, consente di scegliere il programma o il film preferito e, semplicemente premendo il pulsante dedicato del telecomando, convertirlo automaticamente in 3D.

La tecnologia CINEMA 3D di LG – la prima al mondo ad essere certificata “Flicker Free” dalle agenzie TÜV e Intertek – permette di guardare contenuti 3D per lunghi periodi, senza i fastidiosi mal di testa avvertiti con la tecnologia di vecchia generazione. Inoltre, l’ampio angolo di visione consente di vivere un’esperienza 3D senza precedenti e in totale relax. Infine, VDE, una delle più autorevoli agenzie tecniche d’Europa, ha certificato che le immagini 3D riprodotte dagli Smart TV CINEMA 3D di LG sono Full HD.

Smart TV … offre una vasta selezione e varietà di contenuti 3D di qualità attraverso il servizio streaming 3D Video-on-Demand, disponibile tra le numerose App di LG. Inoltre, l’innovativo telecomando MagicMotion consente, con il semplice movimento della mano, di navigare su internet e accedere a contenuti Premium, con un click. Con la funzione Smart Share è possibile condividere i contenuti tra il TV, cellulari e altre periferiche. Il design è certamente un protagonista importante di questo TV. Il “motore tecnologico” a micro LED veste scocche di grande eleganza, la dimensione infinitesimale dei LED del pannello permette infatti di realizzare schermi dallo spessore di pochi centimetri. Una cornice altrettanto sottile si fonde in armonioso equilibrio estetico con lo schermo.

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: LG, DDay.it

Parliamo di schermi …

Pubblicato: 27 Maggio 2012 in Uncategorized

Foto Francesco Rodia

Francesco, Direttore PDV.

In questo articolo voglio presentarvi nuove tipologie di schermi…

OLED

OLED è l’acronimo di Organic Light Emitting Diode ovvero diodo organico ad emissione di luce.

Tecnologia che permette di realizzare display a colori con la capacità di emettere luce propria: a differenza dei display a cristalli liquidi, i display OLED non richiedono componenti aggiuntivi per essere illuminati (i display a cristalli liquidi vengono illuminati da una fonte di luce esterna), ma producono luce propria; questo permette di realizzare display molto più sottili e addirittura pieghevoli e arrotolabili e che richiedono minori quantità di energia per funzionare.

A causa della natura monopolare degli strati di materiale organico, i display OLED conducono corrente solo in una direzione, comportandosi quindi in modo analogo a un diodo; di qui il nome di O-LED, per similitudine con i LED.

AMOLED

L’active matrix organic light emitting diode (Diodo organico a emissione di luce a matrice attiva) o in sigla AMOLED è una tecnologia per schermi piatti flessibili. Fanno parte degli OLED, ovvero dei LED organici, e hanno la particolarità di costituire un display a matrice attiva. Nel caso di display a matrice attiva, una struttura di transistor è integrata nel display. Tale struttura è composta da almeno due transistor per ciascun pixel. Questi transistor sono connessi in sequenza alle linee anodiche e catodiche e sono in grado di tenere attivo ciascun pixel fino al periodo di scansione successivo. I display OLED a matrice attiva sono più complessi e quindi più costosi dei display che non utilizzano tale tecnologia, ma offrono immagini più luminose e definite rispetto a quelli di tipo passivo.

Informazioni tecniche

Lo schermo AMOLED è composto da una matrice pixel di OLED integrati in una sottile pellicola di transistor che genera luce attraverso l’attivazione elettrica, in particolare attraverso una serie di interruttori, controlla il flusso di corrente per ogni pixel. Solitamente, questo flusso di corrente elettrica è controllato con almeno due TFT per ogni pixel, uno dei quali si occupa di caricare o scaricare un condensatore elettrico, mentre il secondo provvede ad alimentare il livello necessario di corrente, e quindi a bilanciarlo per il necessario funzionamento del singolo pixel.

Caratteristiche

Gli schermi AMOLED prevedono una frequenza di aggiornamento maggiore rispetto ai semplici schermi OLED e i loro consumi sono significativamente inferiori, caratteristica che permette agli schermi AMOLED di essere applicati nei dispositivi elettronici portatili, dove il consumo elettrico grava sulla durata della batteria.

Vantaggi

Gli schermi basati su OLED sono fabbricati su substrati di plastica flessibile e presentano i seguenti vantaggi:

  • Sottili, leggeri e robusti
  • Funzionano a bassa potenza, hanno una qualità migliore e un costo inferiore rispetto ai comuni LCD
  • Gli schermi AMOLED sono costituiti da materiali soggetti a deterioramento, comunque le ricerche tecnologiche stanno sviluppando qualcosa che possa evitarne il problema, ma queste per il momento rimangono sconosciute.
  • Gli schermi AMOLED potrebbero presentare problemi quando si osservano in presenza di luce solare. La tecnologia Samsung per gli schermi Super AMOLED prevede di risolvere questo problema riducendo lo spazio tra i diversi livelli dello schermo

Super AMOLED

Super AMOLED è un’evoluzione della tecnologia AMOLED che offre maggior luminosità, minori consumi, minori riflessi della luce solare, e permette di costruire prodotti più sottili. Il display viene realizzato su matrice Pentile (RGBW o RGBG), e pertanto risulta avere una diversa quantità di subpixel (circa il 30% in meno) rispetto ai display tradizionali RGB. È stata utilizzata per la prima volta nel Samsung S8500 Wave, presentato al Mobile World Congress 2010.

Super AMOLED Plus

Super AMOLED Plus è un’ulteriore evoluzione della tecnologia AMOLED capace di offrire, grazie a una quantità maggiore di subpixel (RGB) che compongono i singoli pixel, un più elevato dettaglio grafico. È stata introdotta a maggio 2011 con lo smartphone Samsung Galaxy S II.

HD Super AMOLED

HD Super AMOLED è un nuovo schermo Super AMOLED prodotto da Samsung con risoluzioni HD (1280 x 720). Il primo dispositivo che usa l’HD Super AMOLED è il Samsung Galaxy Note: un telefono Android 2.3.5 con un display di 5.3″. Il telefono (e il display) sono stati annunciati a Settembre 2011. La risoluzione maggiore e i dpi sono stati possibili dallo spostamento dal Fine-Metal-Mask (FMM) al processo di laser-induced thermal imaging (LITI). Oggi … Samsung Galaxy S 3 …

 Fonti: Wikipedia, You Tube, Telefonino.net, DDay.it

Parliamo di Climatizzatori…

Pubblicato: 13 febbraio 2012 in Uncategorized

Foto Francesco Rodia

Francesco, Direttore PDV.
Climatizzare un’ambiente prevede la conoscenza di alcuni parametri tecnici operativi fondamentali, da tener conto per ottenere i risultati sperati.

E’ utile precisare che ogni ambiente va trattato come tale nella sua unicità, ogni soluzione adottata dovrà tenere conto non solo delle dimensioni ma delle condizioni persistenti nello stesso … esposizione al sole, fonti di calore/freddo, finestre, grado di isolamento termico, temperature esterne medie sia invernali che estive, esigenze reali del cliente, posizione appartamento (città/campagna, piano terra/piano rialzato, etc.).

Molti pensano che il raffrescamento/riscaldamento dell’aria si ottenga tramite la generazione di aria fresca/calda da parte del climatizzatore, pochi sono a conoscenza che raffrescare/riscaldare un’ ambiente significa dissipare (togliere) il calore/freddo dall’aria. Quindi per rendere un’ ambiente climatizzato, bisogna eliminare costantemente tutti i carichi termici esistenti.

Esempio:

Carichi termici esterni.

  • Irraggiamento attraverso le superfici vetrate
  • Irraggiamento dei muri e dei tetti
  • Differenza di temperature rispetto ai locali adiacenti che provoca un flusso di calore attraverso le aperture, le parete ed i pavimenti
  • Azione del vento
  • Ricambi d’aria destinati ad espellere odori, fumi.

Carichi termici interni.

  • Persone presenti che producono calore in base all’attività che svolgono
  • Illuminazione
  • Apparecchi elettrici, computer ecc
  • Tubazioni di acqua calda e serbatoi.

Riassumendo, è indispensabile il sopralluogo degli ambienti da parte di tecnici specializzati ed esperti, chiaramente nel nostro caso vi trovereste tutelati ed avvantaggiati! 🙂

Tabella rapporto dimensioni

Il sopralluogo è indispensabile soprattutto per capire se l’eventuale soluzione tecnica da adottare  è compatibile con il posizionamento delle macchine (motore esterno e split interna) è compatibile con il perfetto funzionamento delle stesse.

Il video sotto, anche se in francese, rende l’idea di un montaggio medio!

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Antonella, Resp. Reparto Bianco

Tecnologia On-off e Inverter 

Sul mercato sono presenti diverse tipologie, le più comuni sono:

  • condizionatori d’aria on-off
  • condizionatori d’aria ad inverter.

La tecnologia dei condizionatori on-off è molto semplice ed è meno costosa ma ha

un consumo elevato, perché l’apparecchio, appena acceso, va subito alla massima potenza e vi rimane, a prescindere da quanta ne possa effettivamente servire. I condizionatori ad inverter invece hanno una tecnologia detta “modulante”: viene impiegata solo la potenza necessaria per raggiungere il valore di temperatura impostato. La potenza diminuisce fino al raggiungimento di tale valore, successivamente viene impiegato solo il minimo necessario per mantenerlo. Se il condizionatore viene fatto funzionare per molte ore (per esempio di notte) è economicamente conveniente il modello inverter, in caso contrario il maggior costo rispetto al sistema on-off non viene ammortizzato, poiché la funzione modulante interviene soltanto nel momento in cui si sta per raggiungere la temperatura desiderata.

Continua …

Foto Francesco Rodia

Francesco, Direttore PDV.

Dal 30 novembre 2011 è obbligatoria l’etichetta energetica europea, una sorta di guida intuitiva voluta dall’Unione Europea per informare l’utente finale sul consumo energetico dei televisori. Questa etichetta è stata sviluppata per favorire la standardizzazione delle classi di efficienza energetica all’interno dell’Unione Europea.

Istruzione di base per scegliere un tv

Pubblicato: 12 febbraio 2012 in Uncategorized

Foto Francesco RodiaFrancesco, Direttore PDV:

Istruzioni di base per sceglire un TV:

È preferibile un TV Tecnologia Plasma, LCD (Liquid Crystal Display) tradizionale, ovvero a tecnologia CCFL (Cold-Cathode Fuorescent Lamps), oppure è meglio scegliere un TV LCD a LED (Light Emitting Diode)? Si deve puntare su modelli HD o Full HD? Ciascuna tecnologia adottata dai produttori di televisori di nuova generazione può costituire la scelta ideale in relazione alle differenti esigenze dei consumatori e al loro budget di spesa.

Elementi tecnici distintivi …

  • Rapporto di contrasto (contrasto nativo): uno degli obiettivi comuni a tutte le case produttrici è riuscire ad ottenere un livello del nero il più vicino possibile a quello che riuscivano ad ottenere con i tubi catodici, poichè è questa la caratteristica che riesce a conferire una migliore profondità dell’immagine, una maggiore corposità dei colori ed un maggior contrasto, e quindi una migliore qualità dell’immagine. A volte si parla di contrasto dinamico, cioè rapporto tra il pixel bianco illuminato al massimo e quello nero al minimo, da non confondere col contrasto nativo che invece misura il rapporto massimo di luminosità tra un pixel bianco e uno nero.
  • La frequenza di aggiornamento, ovvero il numero di volte in cui viene riscritto interamente lo schermo in un secondo, determina la qualità delle immagini in movimento ed è misurata in Hertz (cicli al secondo). Naturalmente, più alto è questo valore, minore sarà la sfocatura.
  • Tempo di risposta, ovvero quanti millisecondi ogni pixel impiega per cambiare colore. Ovviamente i televisori migliori hanno tempi di risposta più bassi, riuscendo a riprodurre senza sfocature le immagini in movimento.
  • Risoluzione, e cioè di quanti pixel è composto il pannello del televisore. Si possono trovare televisori Full HD con una risoluzione di 1920×1080 pixel, e televisori HD Ready con risoluzione di 1280×720 pixel che rispetto ai primi riproducono immagini meno definite.
  • Rapporto d’aspetto, ovvero il rapporto tra la larghezza e l’altezza del pannello. Il formato attualmente più comune è il 16:9 (più largo di circa il 33% rispetto al 4:3 ), ma stanno cominciando a diffondersi anche i primi televisori con rapporto 21:9 utilizzato nel CinemaScope.
  • L’angolo di visione è l’angolazione entro la quale uno schermo è in grado di offrire la migliore qualità dell’ immagine. I televisori LCD infatti sono soggetti ad un calo di luminosità o ad una sensibile variazione dei colori riprodotti mentre ci si allontana dalla posizione di osservazione centrale. Il televisore ideale dovrebbe offrire un angolo di visione di 180° sia orizzontalmente che verticalmente.
  • Per approfondimenti consigliamo:
  • http://www.carminericco.it/2011/05/06/differenza-tra-televisori-al-plasma-lcd-full-led-ed-edge-led/
Continua …

Foto Francesco Rodia Francesco, Direttore PDV.

Ecco come leggere i parametri tecnici sull’etichetta energetica dei climatizzatori:

 1) Indici di efficienza energetica

Sono indicati con gli acronimi EER (Energy Efficiency Ratio) on modalità raffredamento e con COP (Coefficient Of Performance) in modalità riscaldamento. Più questi valori sono elevati e più il prodotto è efficiente. L’ Energy Efficiency Ratio indica l’efficienza elettrica di un climatizzatore mentre funziona in raffreddamento. Il COP, Coefficient Of Performance indica l’efficienza elettrica di un climatizzatore mentre funziona in riscaldamento. Essi sono il rapporto tra consumo elettrico e resa termica, significa che un COP di 5,13 equivale a 5130 Watt Termici restituiti sotto forma di calore per ogni 1000 W di corrente elettrica consumata, un EER di 5,13 equivale a 5130 Watt Termici assorbiti dall ambiente sotto forma di calore per ogni 1000 W di corrente elettrica consumata

2) Tipo

Indica la tipologia  dell’apparecchio: con funzionamento in solo raffredamento o riscaldamento/raffreddamento e il tipo di raffredamento se ad aria/aria o aria / acqua

3) Rumore:

il livello sonoro è misurato in dB(A) ed indica il rumore perpepito dall’orecchio umano in un ambiente chiuso (A) Per esempio: all’interno di una vettura non rumorosa a 40 km/h il livello sonororo

eè di 60 dB(A), all’interno di una biblioteca è di 40dB(A), il rumore del fruscio delle foglie è di 20-21 dB(A)

4) Nome e Modello del Climatizzatore:

Questa etichetta si riferisce ai modelli a pompa di calore che permettono il raffreddamento e il riscaldamento Nei sistemi con split è indicato il modello dell’unità interna e di quella esterna.

5)Classi di consumo in ordine crescente

La lettera A indica il consumo più basso la G quello più elevato il simbolo della margherita con le stelle è l’Ecolabel. L’ecoetichetta assegnata dalla Comunità Europea e indica che il prodotto è “compatibile con l’ambiente”.

6) Consumo Annuo di energia in kw/h in modalità raffreddamento.

Indica il consumo annuo d’energia in kW/h riferito ad un utilizzo medio di 500 ore/anno secondo la modalità raffreddamento a pieno regime. Il sonsumo effettivo dipende dal modo in cui viene utilizzato l’apparecchio e dal clima

7) Potenza refrigerante e di riscaldamento:

Indica l a potenza refrigerante dell’apparecchio in kW, cioè la capacità di produrre freddo nell’unità di tempo, secondo procedure standard e varia a seconda dei modelli. Si indica il kW anche la potenza di riscaldamento a pieno regime.

A partire dal 2013 verrà probabilmente introdotta una nuova etichettatura con classi di efficienza fino ad A+++, che renderà più semplice la scelta di acquisto.

Come funziona un climatizzatore

Pubblicato: 12 febbraio 2012 in Uncategorized

Foto Francesco RodiaFrancesco, Direttore PDV.

Entriamo nel tecnico …

Nel circuito avvengono le seguenti fasi:
1°) Fase-espansione
Il liquido alla temperatura di 30° e ad alta pressione, fuoriesce dalla valvola di espansione e va nella serpentina ove si espande immediatamente e diminuisce di pressione e di temperatura
2°) Fase-evaporazione
Dopo l’espansione il liquido refrigerante ha modificato il suo equilibrio pressione-temperatura preesistente, essendo ora la sua pressione troppo bassa per la temperatura, deve quindi produrre più gas per aumentare la pressione e ristabilire l’equilibrio, ma l’evaporazione richiede la somministrazione di calore che viene prelevato dall’ambiente intorno la serpentina, la temperatura dell’aria dell’ambiente pertanto diminuisce perché ha ceduto calore.
3°) Fase- compressione
questa fase è necessaria proprio per fare transitare il calore ceduto dall’ambiente nel circuito alta pressione, questo calore nono può essere ceduto se non ad altro ambiente a temperatura più bassa.
Quando tutto il liquido espanso nella serpentina sarà passato al di la del compressore (nel circuito alta pressione) trasportando con se tutto il calore sottratto all’ambiente, la valvola di espansione si chiude e nel circuito alta pressione aumenta sia la pressione sia la temperatura.
4°) Fase-condensazione
Il liquido refrigerante, ad alta pressione (e quindi tutto gassificato) viene spinto nel condensatore od unità esterna dove per mezzo di un getto di aria (sviluppato dal ventilatore) viene raffreddato.
Il gas che era in equilibrio ad alta pressione e ad alta temperatura, viene ora a trovarsi ad alta pressione ed abbassa temperatura, deve perciò modificare il suo stato ritornando liquido e diminuendo la sua pressione.
Il calore che viene ceduto all’aria del condensatore è uguale a quello sottratto all’ambiente.
Dopo la condensazione il freon (gas refrigerante) cade liberamente nel serbatoio e si accinge a tornare nella valvola di espansione per ricominciare il ciclo.
Per quanto riguarda la Pompa di calore il ciclo viene invertito e cioè il gas freon allo stato liquido assorbe calore dall’aria esterna (che ne contiene in quantità decrescente fino allo zero assoluto che è – 243 c °) il freon cambia stadio e viene trasportato all’unita interna dove tramite una batteria ventilata cede calore all’aria ambiente.

Parliamo di Risoluzione…

Pubblicato: 28 Maggio 2011 in Uncategorized
Foto Francesco Rodia
La risoluzione indica il grado di qualità di un’immagine.
Un’immagine televisiva è l’insieme di un determinato numero di pixel che scaturiscono dall’incontro di linee verticali ed orizzontali.
  • Il formato 720p, comunemente chiamato HD ready (i televisori che lo supportano riportano il logo HD ready, cioè “pronto per l’alta definizione”), presenta una risoluzione complessiva di almeno 921.600 pixel (1280×720) con scansione progressiva, ovvero per ciascun ciclo di trasmissione di un fotogramma (50 o 60 Hz a seconda dei Paesi) viene trasmesso l’intero quadro dell’immagine. Ogni aggiornamento coinvolge tutte le 720 linee e i 921.600 pixel dello schermo. Nel caso di schermo al plasma con pixel non-quadrati è HD ready anche la risoluzione complessiva di 786.423 pixel (1024×768).
  • Il formato 1080i presenta una risoluzione complessiva di 2.073.600 pixel (1920×1080) con scansione interlacciata, ovvero per ciascun ciclo viene trasmesso unsemiquadro formato alternativamente dalle sole linee pari o dispari dell’immagine. Quindi ogni aggiornamento coinvolge 540 righe e 1.036.800 pixel.
  • Il formato 1080p, comunemente chiamato Full HD, è il più recente dei tre ed equivale alla versione con scansione progressiva del 1080i, per cui ogni aggiornamento coinvolge tutte le 1080 linee e i 2.073.600 di pixel dello schermo, ma di solito è a 24 fps, la velocità della pellicola cinematografica.

Fonte: wikipedia